CORSI DI CUCINA E DEGUSTAZIONE VINI VICINO FIRENZE epilogo

Il gruppo è ora riunito nel cortile e Marta è pronta per iniziare la sua visita del castello. Marta ci fa un brainstorming preliminare sulla sua gloriosa storia prima di andare a visitare l’interno. Marta parla inglese molto bene nella varietà Yankee che rende ancora più competente tutte le cose che dirà. Il castello – il nucleo della proprietà, e ora casa dei proprietari stessi – è stato costruito nel 1184 dalla nobile famiglia fiorentina dei Pazzi come i Medici anche loro famosi banchieri dell’epoca.

Stemma famiglia Pazzi

Al culmine del Rinascimento a Firenze nel 1478, la famiglia Pazzi architettò in queste stanze la trama ormai famosa per uccidere due rappresentanti di spicco della famiglia regnante a Firenze, i Medici (Giuliano e soprattutto Lorenzo) e aver così via libera nell’acquisizione del potere della città.  I cospiratori con la famiglia Pazzi erano Papa Sisto IV e Federico da Montefeltro poi Duca di Urbino.

Marta ci ha detto che oggi, nel nucleo del castello, può essere ancora ammirata la famosa sala della cospirazione.

In omaggio alla storia della cospirazione, il Castello del Trebbio ha lavorato a lungo sulle sue antiche e famose origini dando ad alcuni dei loro migliori vini, i nomi ispirati a questo famoso pezzo di storia fiorentina.

Scivoliamo attraverso alcune delle sale al piano terra, poi ci dirigiamo verso le cantine dove Marta rivela la varietà dei vigneti e dei vini della proprietà Trebbio che per la verità mi era già stata presentata da Alberto Peroni al mio arrivo al negozio del castello.

Marta trova anche il tempo per l’apertura al mondo dell’olio extra vergine di oliva che inutile dire che è anch’esso una produzione chiave del Castello del Trebbio.

Il nostro gruppo è ora diviso in due poiché una giovane famiglia russa di 4 persone e 2 coppie americane scelgono una degustazione di vino mentre Maureen, Audrey e una signora olandese preferiscono un corso di cucina sulla pasta fresca.

Maureen sembra un po’ sorpresa quando le dico che non voglio imparare a fare la pasta fresca. L’ho vista fare a casa da mia nonna e da mia madre per anni e anni e alla mia età con una moglie disposta ad armeggiare con pentole e padelle, penso che starò in piedi a guardare, a fare un po’ di video e scattare foto.

La cucina è ben attrezzata e pienamente in linea con l’elegante architettura e arredamento dell’intero sito. Ora tutta l’attenzione passa allo chef Cristian.

Le sue mani massicce ma agili si muovono rapidamente a rompere le uova e mescolare la farina. Le tre donne, a turno, mescolano, spremono e arrotolare la pasta.

Quando tutto sembra pronto Cristian preme delicatamente l’impasto con il grosso indice destro e quando la palla scatta indietro in modo elastico, vuol dire che è pronta per essere tagliata.

Tagliare la pasta con un coltello affilato in tagliolini (tagliatelle strette) non è facile. Anche in questo caso le grandi mani del cuoco si muovono senza sforzo su e giù con un movimento ondulato affinato a precisione meccanica che purtroppo le 3 signore non sono ancora in grado di replicare allo stesso modo impeccabile, ma la bellezza della pasta fatta in casa è che anche le strisce più diseguali diventano deliziose se gli ingredienti e salsa sono ok.

Lo chef Cristian ha già preparato due salse (una di carne e una vegetariana) ma accuratamente spiega come sono fatte, dando alcuni preziosi suggerimenti di cucina aggiuntivi come l’utilizzo di scalogno, invece di aglio e cipolla per la salsa vegetariana.

Infine ci dirigiamo verso una bella sala da pranzo dove vengono serviti con antipasti toscani i due tipi di pasta e una selezione dei migliori vini del Trebbio.

Maureen e Audrey sembrano godersela da matti.

Mando un messaggio a mia figlia Carmen “tutto bene qui ma la prossima volta sono io ad avere bisogno di un autista, perché non voglio di nuovo perdermi i vini del Castello del Trebbio “

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