LA BUONA PASTA TOSCANA DEI RICORDI

Questa è una storia che sa di domenica, dei sapori speciali che, per la festa, preparavano i nonni.  Non solo ma prima ancora di loro, i nonni dei nonni. Vogliamo riportarvi alla memoria la buona pasta toscana dei ricordi. Sì, perché 150 anni di storia coprono tante generazioni. Essi raccontano una lunga tradizione che il Pastificio Monti ha saputo traghettare, dal 1867 a oggi.

Il 1867 sigla l’inizio ufficiale dell’attività del Pastificio Monti. In quell’anno, per la prima volta, risulta iscritto alla Camera di commercio di Pistoia. Tuttavia  probabilmente esisteva già da prima, come ci racconta Gianni Scognamiglio, attuale direttore dell’azienda.  «La tradizione della pasta fatta in casa non è nata in un giorno, era qualcosa che apparteneva alla famiglia. La famiglia la faceva per sé e magari serviva qualche bottega nei dintorni. Tra famiglia e azienda, un tempo, il confine era sottile: si viveva e si lavorava tutti insieme. Da lì è nata un’azienda di famiglia che, in tanti anni, ha conquistato la fiducia delle persone. Molti in Toscana hanno visto crescere la popolarità di questo un marchio leader di mercato. Poi è arrivato il 2006».

Il 2006 è arrivato, come lo snodo di un binario, a cambiare tutto e, in fondo, a non cambiare niente. Un anno delicato, in cui le difficoltà del pastificio hanno messo a rischio l’attività e il futuro di un marchio storico. Casualità, fatalità, storie e memorie che si incrociano. A cambiare il corso negativo degli eventi è un ricordo, quello di Aldo Nassi. Tanti anni prima, da bambino, andava al pastificio ogni domenica. In quel laboratorio artigiano pieno di buoni profumi comprava la pasta per il pranzo della festa. La buona pasta Toscana dei ricordi.

Erano gli anni ’30 e il pranzo della domenica era una tradizione che veniva rispettata. Questa pasta Toscana dei ricordi ha cambiato il corso delle cose. In fondo, anche dietro a scelte aziendali fatte di numeri, c’è sempre un motivo personale. Esiste una passione, un obiettivo più alto ma non basta. In questo caso occorre anche la volontà, di salvare un patrimonio di esperienza gastronomica centenaria. In fondo è la buona pasta Toscana dei ricordi che ha accompagnato la storia di una comunità.

Già titolare di un’impresa legata al settore alimentare, nel 2006 Nassi subentra alla famiglia Monti. Decide però di conservare non solo la tradizione di ricette e prodotti, ma anche il marchio. Dietro a quel marchio c’era la volontà di trasformare una passione e tanta esperienza in un’attività economica. La nuova proprietà ha raccolto questa esperienza centenaria per proseguire l’attività e innovarla adeguandola a un’era alimentare diversa. Ma anche in una nuova “era”,  la buona pasta toscana dei ricordi mantiene il suo fascino.

La buona pasta toscana dei ricordi resterà sempre imbattibile insieme ai sapori di un tempo, sinceri e autentici.  Non sempre è necessario cambiare tutto, anzi: i veri innovatori sanno mantenere ciò che ha valore.  Tale valore viene poi adattato sapientemente alle nuove esigenze. Cucina significa cultura e tradizione da non perdere. Ciò è tanto più vero per quella toscana che è tra le più importanti in Italia. Ed è quella che è stata conservata, insieme al nome e alla produzione totalmente interna. Non solo ma sono state conservate anche le ricette e la cuoca che, ogni giorno garantisce che tutto sia fatto come si faceva una volta».

In assortimento tutto l’anno presso i punti vendita coop, i cannelloni di ricotta e spinaci con sfoglia precotta e i tortellini mignon alla carne. A Natale l’assortimento si arricchisce con gli agnolotti al pesce spada e i ravioli al branzino, disponibili nel Catalogo gourmet.

One Comment

  1. Maddalena

    Non riusciamo più a trovare i prodotti Monti nei supermercati come mai?

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